giovedì 2 ottobre 2008
Biciclettata a Chiavari: non è così che si salva il mondo
Ultimo atto della polemica tra il sindaco di Chiavari, Vittorio Agostino, e organizzazioni come Legambiente e Fiab sulla biciclettata. Fiab Tigullio annuncia che la biciclettata si farà comunque, domenica prossima, nonostante il primo cittadino abbia negato l'utilizzo esclusivo di alcune vie cittadine (qui la lettera del sindaco). Scrive Agostino: "non essendo disponibili ulteriori piste ciclabili, oltre a quelle già esistenti, questo tipo di manifestazione potrebbe appesantire il traffico cittadino". Durissima la reazione di Legambiente, che pure non segue Fiab nella biciclettata di domenica. Cerchiamo di chiarire. Non è, naturalmente, vietato pedalare a Chiavari. Quindi, non c'è nulla di male nella manifestazione organizzata per domenica, a meno che essa non si trasformi in un gesto di boicottaggio e abbia l'effetto (o lo scopo) di bloccare la circolazione automobilistica. La risposta del primo cittadino chiavarese è, sotto questo profilo, ineccepibile. Egli ha semplicemente sottolineato come sia fuori discussione l'ipotesi di bloccare delle vie per un'intera giornata, creando gravi disagi alla cittadinanza. Il ruolo di un sindaco è, appunto, quello di amministrare gli spazi comuni, cercando una ragionevole composizione degli interessi. La differenza tra uno spazio pubblico e uno privato è che, nel primo caso, non è chiara la distribuzione dei costi e dei benefici, e dunque ogni decisione viene, per dirla con Peppone, buttata in politica. Ci sono, però, casi in cui il trade off è di più facile soluzione. Sono quei casi in cui (a) non c'è in ballo alcun diritto fondamentale o interesse generale e (b) c'è una grande sproporzione numerica tra i beneficiari e coloro che invece devono subire un'iniziativa. E', per esempio, il caso della maggior parte dei sussidi alle imprese, in virtù dei quali una ristretta minoranza (i proprietari e i dipendenti delle imprese sussidiate) trae un grande vantaggio, non giustificato da reali motivazioni, a scapito della massa dei contribuenti. Ed è anche il caso della biciclettata di Chiavari, in cui una ristretta minoranza di appassionati delle due ruote vorrebbe prendere possesso di un'intera città. Nulla contro la bicicletta, per carità. E neanche nulla contro le buone intenzioni di chi ritiene, con mezza giornata sul sellino, di aver fatto la sua parte nella guerra santa per la salvezza del mondo. Però resta irremovibile la constatazione che la logica di Agostino è perfetta e razionale e giusta.
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