martedì 14 ottobre 2008

Del perché i politici hanno diritto al parcheggio privilegiato

I parcheggi stanno diventando il tema politico più incandescente del momento. E non solo per la vicenda che ha avuto per protagonista Fabio Broglia, il consigliere regionale accusato di aver duplicato un pass per disabili allo scopo di poter lasciare la macchina comodamente sistemata nel centro di Sestri Levante. Sono altre le storie che ho trovato interessanti. La prima riguarda la spaccatura interna al Pdl sestrese, coi consiglieri contro il loro capogruppo (ed ex candidato sindaco), Giuseppe Ianni, che aveva di fatto appoggiato la decisione dell'assessore Massimo Bixio di dotare i consiglieri di un pass. La seconda, e del tutto analoga, questione avviene a Genova, dove alcuni assessori e consiglieri provinciali pare approfittassero (non ho capito se di diritto o di fatto) di alcuni posti nel garage della provincia. Non voglio unirmi al coro di quanti denunciano l'arroganza della casta, o simili. Un politico è una persona a cui viene delegato il potere di amministrare la cosa pubblica; e normalmente gli elettori chiedono al politico di ampliare la sfera di influenza pubblica, non di restringerla. Non si capisce in base a cosa, allora, si potrebbe chiedere ai politici di approfittare del loro status e del potere che hanno per gli altri, ma non per se stessi. Se si accetta e si invoca lo statalismo, allora bisogna accettarne e subirne tutte le conseguenze, compresi i privilegi feudali che la casta si vuole attribuire. Il problema non è se approfittano di questo potere oppure no: il problema è se ce l'hanno oppure no (questo e molti altri più seri e sostanziali). Chi non coglie questa chiamiamola sfumatura, non coglie "il sugo di tutta la storia", come disse un signore famoso. Queste sono le regole del gioco. Se non vi vanno bene le regole, e a me non vanno bene, allora chiedete di cambiare le regole, e pretendete un alleggerimento dello Stato - meno tasse, meno enti, meno leggi. Ma non potere volere la botte piena e il politico ubriaco.

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