martedì 23 settembre 2008
Sanità. Chi controlla i controllori?
Alla domanda su cui i filosofi politici si scornano da un certo po' di tempo - chi controlla i controllori? - la Regione Liguria risponde coralmente: il supercontrollore! La soluzione individuata dall'assessore alla Sanità, Claudio Montaldo, per debellare le liste d'attesa infinite negli ospedali è appunto quella di spedire nelle varie Asl dei nuovi dirigenti col compito di migliorare il servizio. Magari andrà anche bene, non lo nego, ma mi pare che questa manovra tradisca una profonda incomprensione delle cause del problema, e quindi delle sue soluzioni. La prima cosa che si può dire, in presenza di code, è che il prezzo del servizio in questione è troppo basso. Ciò non significa necessariamente che il prezzo vada alzato, ma che le modalità di erogazione vanno profondamente riviste. Per esempio, passando da una copertura universale garantita (si fa per dire) attraverso le tasse, a un sistema basato sulle assicurazioni obbligatorie (stile Rc Auto), per creare anche un interesse eguale e opposto a far funzionare la macchina (come spiega bene Pierre Lemieux). Il secondo aspetto riguarda l'altra grande forza che spinge verso l'efficienza: la concorrenza. Il sistema sanitario nazionale si basa su enti pubblici, i quali non hanno alcun interesse a competere sulla qualità o sui prezzi, e quindi tende ad adagiarsi. Se si mettono queste due cose assieme - separare chi paga da chi eroga il servizio, e creare condizioni di effettiva parità tra servizio pubblico e strutture private - si arriva alla creazione di uno spazio di mercato. Se non si comprende questo fatto, e non ci si comporta di conseguenza, la strada di Montaldo è effettivamente l'unica possibile: inviare periodicamente qualcuno che dia una scossa al sistema, prima di adeguarsi egli stesso. A quel punto, Montaldo spedirà i megasupercontrollori che dovranno controllare i supercontrollori che controllano i controllori, e così via all'infinito.
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